Immagine che raffigura Parco dei Molini
Parco dei Molini

Indirizzo

Via Piave Casazza BG Lombardia Italia

Orari di apertura

Il parco è sempre aperto.


Servizi

Sono disponibili i seguenti servizi:

  • parcheggio;
  • punto barbecue (non prenotabile);
  • presa energia elettrica (per manifestazioni pubbliche, previa intesa con gli uffici comunali);
  • spazio giochi attrezzato;
  • tavoli pic-nic;
  • torre bird-watching.

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Origini

Il parco nasce alla fine degli anni ’90 su progetto dell’arch. Raffaello Cattaneo in un’area posta tra Via Piave ed il fiume Cherio in posizione esterna all’abitato di Casazza lungo la pista ciclabile della Val Cavallina. Oggi il parco funge da naturale ultimo punto di sosta per coloro che, in bicicletta, risalgono la valle in direzione del lago di Endine.

Come altre aree a ridosso del fiume e del lago, è caratterizzata dalla presenza del carice che anticamente costituiva la nicchia biologica dominante recentemente drasticamente ridotta a causa di un sempre più intenso utilizzo antropico del fondovalle.


Il progetto

Il progetto del Parco ha inteso perseguire due finalità: il recupero ambientale dell'area più prossima alla strada già sottratta al carice e la conservazione e la valorizzazione dell’area a canneto collocata in vicinanza del fiume. Il parco si caratterizza oggi per essere diviso in due parti che si relazionano e confrontano reciprocamente: la parte prossima alla strada, più alta, si configura come spazio attrezzato e razionale affacciato e aperto sull’altra parte: il canneto.

Un confronto fatto di somiglianze e di divergenze formali, di linee curve e rette, di rotondità e linearità che si fonde in una ricerca di armonia e di rispetto fra queste porzioni di territorio che ottengono così una reciproca esaltazione delle proprie peculiarità. Il visitatore è investito da un doppio ruolo che si alterna costantemente fra fruitore attivo, “attore” sul palcoscenico del parco e spettatore, osservatore, contemplatore della natura e dell’orizzonte

arch. R. Cattaneo - Relazione illustrativa allegata al progetto esecutivo - Giugno 1998


Il parco

L'accesso avviene da Via Piave, nel tratto coincidente con la pista ciclabile della Val Cavallina. La prima parte del Parco vede la successione di una serie di spazi individuati per attività ricreative quali ad esempio l'area pic-nic, la zona giochi e l'ampio spazio a prato dotato di una minima attrezzatura per il gioco del calcio. La torre di osservazione a base esagonale, fulcro visivo del Parco, svolge un duplice ruolo: struttura per l'osservazione degli uccelli (bird-watching) che l’area umida richiama e nel contempo elemento di appendice dell’area per il gioco dei ragazzi.

Accanto alla torre un altro percorso alberato apre al fruitore l'area verde dolcemente gradinata che accompagna dolcemente lo sguardo verso il canneto.

Lo spazio è concepito in direzione di una esaltazione del concetto di contemplazione e contestualmente “platea” che ha come scenografia il canneto e l’orizzonte delle colline di Mologno. Lo spazio gradinato è nel contempo spazio di gioco per i bambini e spazio di incontro per la comunità per rappresentazioni estive, feste, C.R.E., ecc.”

Ritmi cadenzati e irregolari della scalinata verde che stemperano il paesaggio fra il giardino e il carice

arch. R. Cattaneo - Relazione illustrativa allegata al progetto esecutivo - Giugno 1998

Da visitare e godere in ogni stagione.


Ultimo aggiornamento

Tue Jun 25 21:43:48 CEST 2024

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